Il risarcimento del danno può essere una questione importante, soprattutto se da questo ne deriva il benessere del nostro assistito e dei suoi familiari. E' sempre opportuno affiancarsi ad uno specialista per ottenere un risarcimento onorevole ed equo, in un momento di particolare stress del settore bancario/assicurativo che mette a repentaglio la serenità dei danneggiati.
Lo studio con i propri tecnici affianca i danneggiati nei sinistri anche tra i più complessi, dove una transazione é possibile, ma solo a vantaggio della persona fisica, considerate le condizioni del caso particolare.
Certe situazioni di svantaggio fisico non vedono sempre un equo riconoscimento delle protezioni che INPS e INAIL corrispondono. Spesso, una farraginosa burocrazia, finisce col fiaccare utenti e danneggiati poco informati e, nell'intento di un risparmio delle risorse, risolve le questioni col risultato del consueto mancato riconoscimento delle prestazioni originariamente pensate per la tutela principalmente delle parti più deboli. E' il caso del mancato riconoscimento delle tutele formite dalle prestazioni ed indennità temporanee per colmare il divario dell'apprendimento nella scuola ed università previste dalla legge 289/90. In particolare, nonostante le commissioni mediche INPS abbiano già provveduto a diagnosticare dislessia, discalculia, disortografia agli studenti DSA senza però erogare l'indennità conseguente, gli Enti vi provvedono, certo, se non previa valutazione giudiziale conseguente ad una consulenza tecnica da parte di un CTU perito del Giudice che deve essere interessato della questione. Insomma, avere dei diritti, farli rispettare e vederseli riconosciuti sono spesso due situazioni che non vivono di una consequenzialità naturale.
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